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I primi 100 giorni della Presidenza Yoon

Il 17 Agosto il Presidente Yoon Suk-yeol ha fatto 100 giorni alla Presidenza della Corea del Sud. Una tappa significativa tanto che per l’occasione il Presidente ha tenuto una conferenza stampa.
Vediamo che cosa ha detto.
Il numero 100 è un numero significativo in Corea del Sud, segna infatti uno spartiacque, tra il primo ed il dopo, in numerosi ambiti.
Non poteva pertanto fare eccezione neanche la Presidenza del paese ed il 17 Agosto infatti ha segnato proprio i primi 100 giorni alla Presidenza per Yoon Suk-yeol, che per l’occasione ha tenuto una conferenza stampa presso l’ufficio presidenziale nel distretto di Yongsan-gu a Seoul.
100 giorni tutt’altro che facili per Yoon, che ha visto scendere il suo indice di gradimento ai livelli minimi dall’inizio di Giugno. Secondo un sondaggio di Rnsearch il tasso di approvazione si è attestato intorno al 30,2 %.
In tutto, la conferenza è durata circa 54 minuti, di questi ben 20 minuti sono stati coperti dal discorso del Presidente Yoon.
Il quale subito dopo, ha risposto alle domande dei giornalisti, da segnalare come nessun argomento fosse off limits.
La parola “persona” è stata quella più citata, la si può ritrovare nel discorso ben 34 volte. Ed ha iniziato il discorso proprio con un’invocazione al popolo, la cui volontà è stata messa al primo e al secondo posto per il governo.
Io e la mia amministrazione daremo la massima priorità al benessere delle persone e riverseremo tutta la nostra forza per garantire motori di crescita per la nostra economia e le industrie future.
Subito dopo si è concentrato sulla necessità di promuovere e consolidare il settore della scienza e della tecnologia.
Con particolare riferimento all’industria dei semiconduttori: «il punto cruciale delle industrie future e una risorsa per la sicurezza nazionale, abbiamo annunciato una strategia per diventare una superpotenza dei semiconduttori.» (dal discorso del Presidente Yoon).
Importante richiamo anche al nucleare: «ripresa della costruzione dei reattori nucleari Shin-Hanul n. 3 e 4» (dal discorso del Presidente Yoon).
Sul piano internazionale invece sono stati rimarcati i successi della sua amministrazione, dalla partecipazione al vertice NATO a Madrid, il lancio del razzo Nuri, fino al rafforzamento delle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti D’America e il riconsolidamento delle relazioni tra Seoul e Tokyo. (Trovate gli approfondimenti su quanto fatto dall’amministrazione Yoo in appositi articoli della rassegna).
Su quest’ultimo punto in particolare, la questione che viene maggiore discussa tra i due paese è quella relativa al risarcimento dei lavoratori sfruttati in tempo di guerra, soprattutto a seguito della sentenza della Corte Suprema Sudcoreana del 2018, la quale ha condannato due società giapponesi, nello specifico la Mitsubishi Heavy Industries e la Nippon Steel & Sumitomo Metal, a risarcire proprio quei lavoratori sfruttati durante il periodo coloniale giapponese.
Dal discorso del Presidente:
Credo che i governi e le persone di entrambi i paesi possano trovare una soluzione ragionevole.
Infine si è detto anche fiducioso sulla possibilità per il paese di ospitare l’Expo 2030.
Sono fiducioso, abbiamo una competitività maggiore in termini di capacità e infrastrutture rispetto all’Arabia Saudita.
In merito alla Corea del Nord, gli analisti hanno osservato che il Presidente ha teso ancora una volta un ramoscello d’ulivo a Kim Jong-un. Lo si può leggere dalla sua dichiarazione:
Garantire la sicurezza del regime non è qualcosa che il governo della Repubblica di Corea può fare. […] Ma né io né il governo della Repubblica di Corea vogliamo che lo status quo cambi irragionevolmente o con la forza in Corea del Nord.
Il Giorno della Liberazione inoltre il Presidente aveva annunciato che il paese è pronto a realizzare piani di aiuti verso il Nord.
Tuttavia mentre Yoon pronunciava queste parole le autorità dell’intelligence sudcoreana e statunitense segnalavano il lancio di due missili da crociera.
Inoltre qualche giorno dopo, le dichiarazioni del Presidente sono state oggetto di critica da parte di Kim Yo-jong, sorella del leader Kim Jong-un, che ha ribadito come il paese non intende stabilire nessun rapporto con la nuova amministrazione Yoon.
Dal suo discorso:
Sebbene possa bussare alla porta con un grande piano in futuro, il suo «piano audace» non funziona. Mettiamo in chiaro che non ci siederemo faccia a faccia con lui.
L’ufficio presidenziale sudcoreano si è detto rammaricato per questa dichiarazione.
Il discorso di Yoon però non è stato criticato solo dal Nord, perfino nel paese gli analisti hanno sottolineato come il discorso non abbia risposto ai numerosi interrogativi delle persone, andando invece a ribadire i successi di cui erano già ampiamente a conoscenza.
Intanto nel tentativo di riconquistare indici di gradimento è stato previsto un nuovo rimpasto dell’ufficio presidenziale, con la creazione di nuove figure.
Che questo sia sufficiente? Solo il tempo saprà darci delle risposte.
Fonti: