Per la casellina di oggi di #lacoreasottolalbero ho pensato di parlarvi di un kdrama che ho recuperato recentemente grazie al consiglio di Jessica, 18 어게인 • 18 Again.
Tratto dal film americano 17 again del 2009, il drama ricalca la sua forma narrativa, seguendo le vicende di un giovane astro nascente del basket, Hong Dae-Young, interpretato da Lee Do-hyun, che durante la partita decisiva per la sua carriera futura, scopre che la sua ragazza Jung Da-Jung, Han So-eun, è in dolce attesa.
Da qui parte l’avventura, dove ogni singola scelta influenza inevitabilmente il flusso della vita, che riflette a volte con amarezza a volte con dolcezza.
Ed è proprio una di queste volte, in cui il mondo sembra tremare sotto i piedi di un ormai trentasettenne Hong Dae-Young, interpretato da Yoon Sang-hyun, che i rimpianti si insinuano nella sua mente, l’improvvisa richiesta di divorzio ed il desiderio di ritornare ad essere la star del basket del suo liceo si fanno spazio, che succede l’inimmaginabile.
Si risveglia nel corpo del suo io diciottenne. Con l’aiuto del suo amico storico ed eccentrico CEO amante dei prodotti Marvel Go Deok-jin, decide di iscriversi allo stesso liceo che frequentano i suoi figli, Si-ah e Si-woo, sotto mentite spoglie di Go Woo-young.
Qui Dae-young imparerà tante cose, prima su tutte, quella di osservare. Ragionare come un amico e non come un padre, anche se a volte gli riesce difficile e le scene in cui si atteggia da ahjusshi sono molto divertenti.
Il cuore di questo drama sono i rapporti interpersonali.
Il motivo per cui proprio Dae-young si sia ritrovato diciottenne non viene esplorato, anzi molto viene lasciato all’interpretazione dello spettatore; e questa scelta narrativa ha permesso di esplorare, invece, il complicato e delicato mondo delle relazioni.
Questo salto nel tempo ha dato la possibilità a Dae-young di percepire il valore dei suoi affetti che a volte dava per scontato, delle sue azioni, o non azioni, che nascondeva dietro la scusa della frenesia della vita. Il suo senso di frustrazione e delusione è tangibile, e se all’inizio era concentrato sui suoi fallimenti, piano piano comprende che le scelte hanno pesato anche su Da-jung (Kim Ha-neul).
Uno spaccato di vita ordinaria in una società che corre a 200km/h in cui l’età e la situazione familiare oscurano il talento, Da-jung deve farne i conti.
Avendo rimandato la sua passione per crescere i figli, Da-jung è in una situazione precaria, la prima candidata che probabilmente verrà tagliata dal suo ruolo dopo aver passato le selezioni per lavorare come giornalista televisiva presso un’importante emittente.
Dae-young farà sentire la sua vicinanza alla sua famiglia, come mai aveva fatto prima, arricchito di una nuova consapevolezza. Consapevolezza che non è sinonimo di per sempre felici e contenti, bensì di comunicazione sana e costruttiva, non esente da momenti no e di litigio.