사내맞선 • Business Proposal è un kdrama che mette d’accordo tutti. O perlomeno le persone con cui mi sono confrontata.
Per me è proprio l’esempio che un drama ricco di cliché non sia necessariamente sinonimo di un prodotto poco valido, ma che anzi, con una sceneggiatura acutamente costruita in grado di spaziare e gestire diversi personaggi ed un cast ben assortito possono mescolarsi e creare un drama vincente.
La vostra migliore amica figlia di chaebol Jin Young-seo, interpretata da una strepitosa Seol In-ah, vi chiede, vi prega e vi implora, anzi vi paga anche, di presentarvi al posto suo all’ennesimo appuntamento al buio organizzato dal padre insieme ad un, secondo lei, noioso figlio di chaebol in un malcelato tentativo di matrimonio.
Voi, Shin Hari, una Kim Se-jeong in formissima, un po’ per amicizia e un po’ per denaro che vi farebbe comodo per ripagare l’ingente debito che avete appena contratto, accettate ed avete solo una missione: sfoderare il vostro estro per far desistere la controparte da ogni pensiero di matrimonio.
Hari, sotto mentite spoglie di Young-seo, mette in atto tutte le stravaganze ed eccessi davanti a Kang Tae-moo, un Ahn Hyo-seop fantastico, che vorrebbe essere ovunque tranne che lì, seduto a quel tavolo, ad ascoltare discorsi su Samantha e Rachel.
Proprio quando Hari pensa di avere la vittoria in pugno, che Kang Tae-moo le chiede di sposarlo.
Un piccolo problema: non solo lui pensa di aver fatto la proposta a Jin Young-seo, ma Tae-moo è anche e soprattutto il capo di Hari.
La nostra supereroina si dovrà giostrare tra la vita quotidiana al lavoro in goffi, anzi goffissimi, tentativi di non farsi notare dal capo ed il suo alter ego da fidanzata di Kang Tae-moo.
Peccato che il destino non le renderà le cose facili, ma che grazie a queste complicazioni conoscerà meglio che dietro ad un ingessato Tae-moo c’è una persona fragile e goffa almeno quanto lei.
Sebbene i due protagonisti principali siano indubbiamente Tae-moo e Hari, con un pizzico di triangolo spento rapidamente, anche Young-seo e Cha Sung-hoon, un dolce Kim Min-kyu, non solo segretario di Tae-moo, ma amico, fratello e confidente, sono una coppia fantastica che regala tanti momenti ilari – se vi dico la scena in macchina? -, romantici – quando si incontrano/scontrano e c’è un’esplosione di colori e fiori? – e dolci – in montagna.
A tratti, quindi, è stato un drama corale, in cui tutti i personaggi hanno approfondimenti adeguati, senza lasciare Young-seo e Sung-hoon in seconda fila, come contorni.
Un altro aspetto che ho particolarmente amato del drama è che la combo molto cliché della protagonista femminile goffa e controparte maschile un po’ rigido ed ingessato, funziona. Funziona se alle spalle c’è una rete ben collegata con una struttura narrativa corposa, non originale certo, ma di spessore.
Per la casellina di oggi di #lacoreasottolalbero ho pensato di unirlo ad un #dramiamoseitu in cui, chi l’ha visto può scrivere i motivi per cui consiglierebbe questo drama, come se foste voi a scrivere la casellina di questo calendario dell’avvento condiviso e a narrare i punti di forza di Business Proposal.