Cloud Atlas di Wachowski

Cloud Atlas di Wachowski

Quarto appuntamento su Bae Doona con Cloud Atlas

L’ultimo film scelto per il ciclo “Bae Doona” è “Cloud Atlas” (2012 dir. da le sorelle Wachowski e Tom Twyker) e lo presentiamo con grande piacere dato che è uno dei lavori che abbiamo apprezzato di più nella filmografia dell’attrice. È un film che avremmo consigliato anche in una conversazione off-topic e ci fa ancora più piacere farlo ora grazie a questo ciclo. Come qualcuno avrà capito dall’introduzione, al netto di critiche discordanti e un’accoglienza disomogenea, il film è una pietra miliare nella carriera di Bae Doona. Infatti dopo importanti collaborazioni, l’attrice approda negli Stati Uniti ed in Europa con un progetto unico nel suo genere in collaborazione con registi di livello mondiale.

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“Cloud Atlas” è un Sci-Fi epico ma è difficile da categorizzare in un unico genere, anzi definirlo come un film con più generi è il modo più corretto per farlo. Infatti all’interno di esso ci sono sei trame differenti che si alternano, e ognuna di queste è un genere cinematografico diverso con storie e protagonisti propri. 

Questa struttura rispecchia un po’ il concept del film, il quale rappresenta l’umanità come un intreccio di destini legati dalle azioni degli uomini. Queste, che siano dettate dall’amore o dall’odio, intervengono a distanza di anni, in epoche storiche diverse e collegano in maniera imprevedibile il passato, il presente e il futuro. Alcuni monologhi esprimono splendidamente questo concetto e i dialoghi, insieme alla fotografia e alla colonna sonora, sono tra le cose più apprezzabili. 

Questo secondo ciclo, a differenza di quello dedicato a Song Kang-ho, non ha seguito una linea cronologica. Abbiamo cercato di proporre dei film che, se visti nella sequenza proposta, a nostro parere avrebbero messo in risalto il talento di Bae Doona. 

In “Take Care of My Cat”, è giovanissima, mentre in “A Girl at My Door”, a distanza di 11 anni, è già un’attrice affermata e matura. È interessante confrontare le due interpretazioni in questa chiave e vedere l’attrice impegnata in due ruoli molto diversi. “Air Doll” interrompe questa sequenza e apre alle sue interpretazioni più particolari. Il ruolo da bambola gonfiabile ci abitua al ruolo in “Cloud Atlas”, nel quale Bae Doona, in una delle sei trame, interpreta Sonmi 451, clone impiegato come cameriera in un fast food di Neo Seoul, società futura e distopica, che, quasi similmente a Nozomi in “Air Doll”, spezza le catene e si sveste del suo ruolo.

Il secondo ciclo è giunto alla conclusione e speriamo vivamente che lo abbiate trovato interessante e che sia stato di vostro gradimento.

Come al solito vi lasciamo con una lista di film che vi consigliamo caldamente se volete vedere altri progetti di questa bravissima attrice.

Buona Visione a tutti e tutte!

Simpathy for Mr. Vengeance (2002)

Linda linda linda (2005, inizialmente era in ballottaggio con Take Care of My Cat in quanto sono entrambi piacevoli da vedere e appartenenti a generi simili. Ma come rilasciato in un’intervista, Bae Doona ritiene che Take Care of My Cat sia un film che ha contribuito a dare una grande spinta alla sua carriera. Ve lo consigliamo se avete voglia di vedere un film sull’amicizia e sulle avventure adolescenziali.)

The Host (2006)

As One (2012)

The Drug King (2018)

K-drama e serie tv:

Stranger (2017)

Sense8 (2018, per chi ne volesse ancora della collaborazione tra Bae Doona e le sorelle Wachowski)

Kingdom (2019)

The Silent Sea (2021)

 

© Cloud Atlas di Wachowski è stato scritto, redatto e revisionato da Gwon
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Giulia S
Giulia. Cresciuta a pane e k-drama ha creato questo spazio per parlare del suo paese d'origine, la Corea del Sud, a 360° facendo perno sulla sua interculturalità e vuole sviluppare un ponte bi-direzionale tra la Corea e l'Italia. Racconta la Corea attraverso i kdrama con #dramiamo, propone uno sfizioso aperitivo coreano con #eatdrinkorea e fa lunghi approfondimenti sulle notizie dalla Corea per #rassegnadallacorea, il tutto a suon di Kpop con #radio360. Ogni tanto esce dal paese per osservare le altre culture con #oltrelacorea.

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