Crash landing on you a cura di Giulia
C’era una volta,
un k-drama romantico romantico che ci ha fatto battere il cuore, facendoci sognare con il capitano Ri Jeong-hyuk (Hyun bin) e piangere con Alberto Gu (Kim Jung-hyun).
È un k-drama a cui sono particolarmente legata per due motivi: in primis, ha sbloccato il mio ‘blocco da drama’, ossia non riuscivo più a trovare interessanti questi prodotti, durato anni; e in secundis, è stato il primo k-drama che ha aperto le danze con Dramiamo, la mia rubrica nata nel 2020 e da allora appuntamento fisso del lunedì alle 19:00 per commentare insieme un drama precedentemente scelto.
Galeotto fu il set, per quel che ne sappiamo, ed i due attori Hyun Bin e Son Ye-jin sono convolati a nozze, travolgendoci in un’ondata di romanticismo.
In questo articolo vorrei riportarvi le mie riflessioni di allora, con annesse chicche linguistiche che ci hanno regalato i soldati nordcoreani.
È un drama che mi è piaciuto molto, di cui ho trovato piacevole la simmetria nella storia tra l’ambientazione in Corea del Sud e del Nord.
Ma ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la scelta elegante di usare espedienti intelligenti per far emergere le differenze culturali: utilizzare un personaggio k-drama addicted come Wikipedia umano per spiegare gli usi e costumi, ma soprattutto i modi di direi dei sudcoreani, senza sbilanciare l’ago della bilancia quando si tratta di Corea del Nord.
È stato molto equilibrato anche nell’alternanza di scene comiche e divertenti con quelle struggenti – ancora ricordo le risate a gran voce con le lacrime copiose. Come ogni k-drama di lunga durata di 16 episodi, gli episodi centrali sono colpite da una battuta d’arresto, rallentando la narrazione ma nulla di eccessivamente noioso.
Il climax finale lo si raggiunge negli episodi 14 e 15, in sequenze frenetiche che lasciano il fiato sospeso, con il timore che non corrano mai abbastanza veloci o che non arrivino in tempo per salvare la situazione.
Tutti i personaggi sono ben delineati e caratterizzati, una particolare menzione a quelle femminili, Yoon Se-ri e Seo Dan, interpretate rispettivamente da Son Ye-jin e Seo Ji-hye, che sono due donne intelligenti, autonome e forti.
Dan, in particolar modo, l’ho amata. Un personaggio per la quale era fondamentale rimanere fedele alla promessa fatta, difendere il fidanzato designato non in qualità di fidanzata gelosa quanto una leonessa che combatte per proteggere chi un giorno diventerà parte della sua famiglia. Ho amato e trovato coerente che lei abbia trovato il suo happy ending da sola, in e con se stessa.
Ho trovato simbolico scegliere la Svizzera come paese dove rincontrarsi, è uno stato neutrale i due protagonisti rappresentano le due Coree.
Di seguito le differenze linguistiche interessanti riscontrate nel k-drama.
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