Lo sentite questo vento gelido che si è alzato? Cos’è questo suono sinistro di catene? Il nostro secondo ospite per #dramiamospooky è l’enigmatica figura del fantasma, le anime delle persone morte, i tormentati che non riescono a passare oltre. Ed i protagonisti dei k-drama che stiamo per raccontare, con queste figure hanno una certa dimestichezza. Amati ed odiati, gli spiriti dei morti non popolano solo i castelli in Scozia. Quindi armatevi di sale o meglio di fagioli rossi, come si usa in Asia contro gli spiriti, perché andiamo a cominciare. 👻
Drama: Lovely Horrible
In hangul: 러블리 호러블리
Totale puntate: 32 puntate
Durata: 35 minuti circa
Reperibilità: Viki
Nel cast: Song Ji-hyo; Park Si-hoo
Livello paura: Family Friendly
Voi ci credete al destino? Perché i protagonisti di questo kdrama sembrano essere legati proprio da questo, ma che sia un destino funesto o meno, bisogna scoprirlo. Philip, interpretato da Park Si-Hoo, è un celebre attore baciato dalla fortuna. Al contratto Eul-Soon, interpretata da Song Ji-Hyo, è una sceneggiatrice, baciata dalla sfortuna. Il destino che li aveva legati da bambini, li fa incontrare nuovamente da adulti e cominciano a lavorare insieme proprio su un k-drama. Ma ben presto si accorgono che intorno a loro stanno accadendo fatti misteriosi e pericolosi per entrambi.
Il drama è carinissimo, attraversato da questa sottile atmosfera gotica e decadente. Interessante anche il gioco che si crea tra i due, la duologia fortuna e sfortuna, che li attraversa. Anche se credo avrebbe dovuto essere maggiormente sviluppata. Alcune volte risulta eccessivamente lungo, si poteva tagliare qualche puntata prima nonché semplicare e migliorare alcune scelte narrative. Verso la metà si perde un pochino per riprendersi leggermente verso la fine. Tutto sommato piacevole, senza pretese e con alcune scelte intriganti.
Drama: POSSESSED
In hangul: 빙의
Totale puntate: 16 puntate
Durata: 1h e 6 circa
Reperibilità: Netflix
Nel cast: Song Sae-byeok; Go Joon-hee
Livello paura: Alto
Corea del Sud, 1995, il serial killer Hwang Dae Doo, terrorizza il paese. Finché non viene catturato e condannato a morte. Passano degli anni, siamo nel 2019. Gli omicidi riprendono, sembrano stranamente simili a quelli del 1995. Forse un copycat? Oppure questi omicidi nascondono qualcosa di più? Ad indagare ci saranno l’agente dell’Unità Crimini Violenti, Kang Pil Sung, interpretato da Song Sae-byeok, e la giovane, dotata di peculiari capacità psichiche, Hong Seo Jung, interpretata da Go Joon-hee.
Se dovessi consigliare un solo k-drama da recuperare in questo periodo, vi direi sicuramente questo. Ha tutti gli elementi fondamentali perchè una storia di fantasmi si possa dire riuscita, in più gode di protagonisti complessi e perfettamente caratterizzati. Gli attori ci regalano una meravigliosa interpretazione, un mix tra lacrime e risate. Inoltre la chimica che si crea tra i due protagonisti è fortissima e palpabile.
La fotografia tagliente, degna di un film, incornicia le scene che sono ambientate principalmente nelle notti di Seoul. Il cattivo della storia fa paura e nasconde un passato tragico. L’intreccio che si viene a creare vi lascierà sempre con il fiato sospeso, fino alla fine. Letteralmente, perché dopo i titoli di coda ci sono spesso delle scene in più, quindi non chiudete subito la puntata.
Nota a margine: non affezionatevi a nessuno, io vi ho avvisati.
Drama: A KOREAN ODYSSEY
In hangul: 화유기
Totale puntate: 20 puntate
Durata: 1h e 27 circa
Reperibilità: Netflix
Nel cast: Oh Yeon-seo; Cha Seung-won; Lee Seung-gi
Livello paura: Family Friendly
Lo avete mai letto il celebre romanzo Il viaggio in Occidente? È un classico della letteratura cinese ed uno dei più celebri personaggi del romanzo è il malizioso re scimmia Sun Wukong. Ve ne parlo semplicemente perchè “A Korean Odyssey” è liberamente ispirato proprio a questo romanzo.
Corea del Sud, una ragazzina di nome Jin Seon-mi, interpretata da Oh Yeon-seo, è in grado, fin da piccola, di vedere gli spiriti, questa cosa però le provoca non pochi problemi. Viene allontanata da chiunque, perchè credono che porti sfortuna. Giorovagando da sola viene avvicinata da un uomo curioso, il demone Ma Wang, interpretato da Cha Seung-won, che vuole il suo aiuto per recuperare un oggetto. Si trova in un luogo al quale egli non ha accesso. La ragazzina incuriosita, decide di accettare ed in questo luogo incontra Son Oh-gong, il re scimmia, interpretato da Lee Seung-gi, che riesce ad ingannarla e a farsi liberare dalla prigionia che gli aveva destinato il Cielo. Anni dopo i protagonisti si rincontraranno, mentre loro sono sempre gli stessi, lei ormai è cresciuta ed è un’imprenditrice di successo che ha imparato a convivere con i fantasmi.
È un k-drama peculiare, di nuovo la Corea ripropone le figure della mitologia asiatica. Ed infatti, proprio per questo, molti hanno visto questo k-drama, come un desiderio di cavalcare il successo di “Goblin“, che non abbiamo inserito nella rubrica perché chiaramente lo avrete già visto, in caso contrario andate subito, lo trovate su Viki, fidatevi sulla parola. Non un qualcosa di necessariamente negativa, Goblin ha fatto da apripista certamente, ma in questo caso l’esperimento non è perfettamente riuscito. Il k-drama è assolutamente valido, non fraintendete, bella la fotografia ed interessante la storia, soprattutto quella dei personaggi secondari, ti intrattiene ed emoziona. Ma i protagonisti principali, per me decisamente Oh Yeon-seo, che non ho sopportato quasi per niente, non riesce a tenere il passo con Kim Go-eun ed è qui che i paragoni lasciano il tempo che trovano. Come i paragoni tra i due k-drama, non hanno ragione di esistere.
Io vi consiglio di vederlo ma scevro da paragoni, di godervi la storia, le relazioni d’amore e d’amicizia che si realizzano, facendovi trasportare dal carisma dei personaggi e magari di approfondire le figure mitologiche che nel drama sono trattate. Mamma che bravo e che bello è Lee Seung-gi in questo k-drama. Lui vale tantissimo.
Attenzione però il k-drama si conclude con un finale “aperto”, da segnalare perché non molti lo hanno gradito.
Drama: Arang and the Magistrate
In hangul: 아랑사또전
Totale puntate: 20 puntate
Durata: 1h e 10 circa
Reperibilità: Viki (con il vpn impostato sull’America)
Nel cast: Lee Joon-gi ; Shin Min-a
Livello paura: Family Friendly
Molti di voi sono probabilmente usciti da poco dalla visione di “Hometown Cha-Cha-Cha“, il k-drama scelto per il #dramiamo di questo mese. Quindi avrete fresca fresca, l’interpretazione di Shin Min-a. Ecco, mettiamo il caso che voleste recuperare altro di suo, ma che sia nel mood del periodo, allora questo k-drama fa proprio per voi. Bonus: il protagonista maschile è il mio amato Lee Joon-gi.
Periodo Joseon, il magistrato Eun-Oh, interpretato da Lee Joon-gi, arriva al villaggio Miryang, con l’intento ultimo di ricercare sua madre. Non è una persona qualsiasi però, perché ha la peculiare capacità di vedere i fantasmi. Proprio questa capacità gli farà conoscere Arang, interpretata da Shin Min-a. Si tratta del fantasma di una giovane donna, che cerca di fuggire ai cupi mietitori. Non vuole affrontare il suo destino ultraterreno finchè non avrà scoperto la sua identità e soprattutto prima di capire com’è morta. Purtroppo a causa del trapasso non ricorda nulla della sua vita umana. Cercherà di scoprirlo grazie all’aiuto di Eun-Oh.
Il drama è interessante, analizza infatti tutto il folclore sulla morte, come anticamente si percepivano i fantasmi dei defunti. Ci sono infatti, non solo i fantasmi, ma anche i cupi mietitori, i riti funebri dopo la morte, perfino gli imperatori del paradiso e dell’inferno, rigorosamente buddisti, che giocano a Go, un gioco da tavola fortemente strategico, un gioco scelto non a caso, un proverbio coreano recita infatti:
“Nessuna partita di go è mai stata giocata due volte“
esattamente come le regole della vita umana, non si può vivere due volte la stessa vita, loro sono infatti i guardiani dell’ordine cosmico.
Il k-drama è del 2012, si vede tanto, la fotografia sembra un po’ ingiallita, gli effetti speciali non sono granché ed anche il trucco doveva ancora essere perfezionato. Alcuni personaggi mi hanno fatto molto ridere, soprattutto la sciamana un po’ imbranata. Ho molto apprezzato anche i protagonisti principali, bello il feeling che riescono a creare. Avrei voluto un finale diverso, questo si, ed anche alcune scelte narrative sono da rivedere, scorre troppo lentamente, gli avrebbe decisamente giovato un taglio più netto. È comunque un k-drama delizioso, soprattutto per alcuni elementi, che saprà stupirvi.
Grazie di cuore Ele per averci consigliato questi k-drama perfetti per entrare nel mood di Halloween. Oggi siamo in compagnia di fantasmi!
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