Preparate le valigie, perché finalmente si parte per Singapore!
Episodi cruciali che mettono a fuoco alcuni punti rimasti all’ombra finora. Finalmente si scopre di più del passato di Choi Do-il, il padre è l’unico superstite dal plotone delle guerra del Vietnam, ora vive nascosto come un eremita e la madre è in prigione a scontare una pena che con molta probabilità è stata costretta a commettere.
Tuttavia, la reale e pungente domanda rimane inalterata: Injoo si può fidare di lui?
Più si scava nel passato di Won Sang-a e più si trovano scheletri nell’armadio. È inquietante vedere come lei manipoli tutti quanti a suo piacimento, per pura goliardia e senso di onnipotenza, senza però passare per la reale artefice. Tutto studiato nei minimi dettagli in maniera maniacale e folle perché lei deve mettere in atto il suo estro creativo e teatrale. La scena finale, in cui Injoo è quella che finalmente tiene il coltello dalla parte del manico, ha dato un ulteriore twist al plot twist di Sang-a.
Per tutto l’episodio 8, aleggiava la presenza di Hwayoung, che fino alla fine ho creduto fosse ancora viva e che voleva realmente aiutare Injoo.
Sebbene questi episodi li abbia trovati esplosivi in un climax ascendente, ho la sensazione che abbiano messo, come si suol dire, parecchia carne sul fuoco. Mancano 4 episodi alla fine e ancora ci sono diversi interrogativi da sbrogliare, personaggi come Hyorin e Inhye che sembrano essere la chiave di volta in questa ricerca della verità, eppure, allo stesso tempo, sembrano sempre in bilico e sul punto di sparire.
La prozia è stata realmente uccisa dal suo – che cliché – maggiordomo? O è stato pagato dalla Jeongran Society? Le nipoti non hanno intenzione di indagare ulteriormente ma di credere al suo presunto assassino?
Choi Do-il sapeva, quindi, già dell’esistenza della setta segreta, qual è il suo reale obiettivo?
© Little Women Ep 7-8 è stato scritto, redatto e revisionato da Giulia
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