Quest’anno Eleonora vi ha preparato un #dramiamospooky molto più realistico, incentrato cioè sulle figure reali che popolano i nostri incubi e si aggirano nella nostra società, ma qui e lì ci sarà spazio anche per un po’ di sano spooky e per iniziare non si può pensare al periodo di Halloween senza citare gli onnipresenti fantasmi.
Ed il drama di cui vi parla oggi, lì ha come protagonisti indiscussi, parliamo infatti di “Sell Your Haunted House“.
Corea del Sud. Hong Ji-ah gestisce un’agenzia immobiliare, ma non la classica agenzia immobiliare. La sua infatti è aperta solo dal tramonto all’alba e si occupa di immobili piuttosto particolari.
Case cioè abitate da spiriti vendicativi, che deve provvedere ad esorcizzare prima di procedere alla vendita.
Hong Ji-ah vede i fantasmi fin da piccola, una peculiarità familiare ereditata dalla mamma. Ma per fare quello che fa, ha bisogno di Medium, ossia di una persona la cui forza vitale è talmente potente da poter ospitare per una breve frazione di tempo lo spirito nel suo corpo, tempo necessario perché lei possa procedere con l’esorcismo.
Sul suo cammino incontra Oh In-beom, un truffatore che si approfitta della paura delle persone per i fantasmi per guadagnare denaro.
Sebbene lui all’inizio non creda in queste figure, la sua capacità di medium è molto forte e sarà pertanto assunto da Hong Ji-ah.
I due però sono legati da qualcosa di più che un mero rapporto di lavoro, un segreto lega i loro passati. Un segreto che riguarda la morte di due persone a loro molto care.
“Sell Your Haunted House” è il drama perfetto per immedesimarsi nel periodo che sta per arrivare, gode infatti di tutti gli elementi classici delle storie di fantasmi.
Abbiamo infatti spiriti vendicativi, case infestate e diversi elementi gotici accattivanti.
Hong Ji-ah è interpretata da Jang Na-ra, un’attrice che forse ha bisogno di due puntate per carburare, nel senso che non ha un’interpretazione di immediata affezione con il pubblico, vi affezionate a lei con il tempo, almeno a me capita sempre così con lei. Però una volta che l’avrete inquadrata è impossibile non amare le sue interpretazioni.
Per altro, neanche a farla apposta, un piccolo spoiler, il #dramiamoinhanok di novembre la vedrà protagonista.
Il lavoro di caratterizzazione che si cela dietro i suoi personaggi è incredibile, diventano facilmente iconici e difficili da dimenticare.
Soprattutto qui, dove la sua figura avvolta da capotti neri, con il viso bianco latte incorniciato da una lunga chioma corvino, si agira in queste case infestate alla ricerca di spiriti vendicativi.
Il suo coprotagonista invece è Oh In-beom, interpretato da Jung Yong-hwa, ecco lui è stata una piacevole scoperta, non lo conoscevo per niente, ma dopo questo drama voglio sicuramente approfondire. Mi ha fatto una buona impressione, il suo personaggio è molto semplice, una caratterizzazione banale se vogliamo, però lui ha saputo delinearne i particolari, soprattutto sul piano emotivo, dovendo essere una sorta di contenitore per personalità e storie diversificate per ogni fantasma.
Ma veniamo alla fotografia, perché questo drama ha una fotografia pazzesca.
Innanzitutto l’effetto decadenza che si respira nelle scene, la luce non è mai troppo eccessiva, ma sembra quasi soffusa, come quando la luce del sole è trattenuta dalle nuvole.
La casa di Hong Ji-ah è un elemento distintivo del drama, a sua volta una casa abitata da uno spirito vendicativo di cui però non riesce a disfarsi. È indubbia la prevalenza del colore marrone, quello delle tipiche case d’epoca, quelle case che somigliano ad enormi reliquiari dei ricordi del passato. Ricchissima di dettagli, come sulle scale, dove potete notare due leoni, molto simili a quelli che in Cina vi accolgono quando visitate la città proibita, sono leoni guardiani ed infatti proteggono il secondo piano della casa, a cui nessuno dei medium sottoposti alla prova riesce ad accedervi, con esclusione della protagonista e di Oh In-beom.
Nella casa poi sono contenuti, in una stanza, anche tutti i contratti di esorcismo che la protagonista ed i componenti della sua famiglia hanno sottoscritto, molto antichi, alcuni risalgono al periodo Joseon, lo si nota dalla carta con cui sono stati fatti.
Molto ben fatti anche i fantasmi, per l’amor di Dio nulla di nuovo nella loro struttura, anzi elementi già visti e rivisti in diversi prodotti coreani, personalmente mi piace molto questa grafica, con gli spiriti che emanano un fumo nero dallo spettro, rende bene ed è interessante anche il fatto che non sempre gli stessi fantasmi sanno di esserlo e quindi noi abbiamo l’elemento sorpresa, reso veramente bene.
È un drama che si muove con un ritmo cadenzato, non troppo velocemente ne troppo lentamente, si regge bene sulle sue gambe, non annoia anzi ci sono anche diversi momenti esilaranti ma anche diversi momenti emotivi.
Assolutamente consigliato per questo periodo, non troverete niente di particolare impressionabile, certo un minimo di horror vi deve piacere ecco. Una storia piacevole ma con atmosfere gotiche.