Il 12 Maggio la Corea del Nord ha comunicato il primo focolaio di Omicron, una delle varianti del Covid-19, dall’inizio della pandemia. La situazione sta preoccupando il mondo intero, che osserva la risposta del Regime, che non ha strumenti adeguati per fronteggiare l’attuale crisi.
L’abbiamo vista durante il discorso alla cerimonia di inaugurazione presidenziale, la mano che 윤석열 • Yoon Suk-yeol, nuovo Presidente sudcoreano, ha teso al popolo nordcoreano. Nel caso specifico ci si riferiva ad un non ben precisato piano di aiuti che avrebbe dovuto risollevare l’economia del paese. Sembra però che gli aiuti promessi dovranno arrivare prima del previsto e saranno aiuti di tutt’altra natura, perché un’ondata di Omicron (una delle varianti del Covid-19), ha colpito l’altra parte del 38º parallelo e rischia di avere serie ripercussioni.
Il 12 Maggio sono stati individuati a Pyongyang una serie di casi compatibili con la variante Omicron (nel caso della Corea del Nord, pare che si tratti di una sottovariante altamente contagiosa). 김정은 • Kim Jong-un, il leader nordcoreano, che è apparso per la prima volta in pubblico con la mascherina al viso, ha convocato una riunione del Partito dei lavoratori, per discutere della situazione di crisi nel paese, promettendo che tutte le risorse saranno messe in campo per eliminare rapidamente il virus.
Dal comunicato rilasciato ai media locali:
È molto importante che tutte le province, le città e le contee chiudano le proprie aree per prevenire l’ulteriore diffusione del virus.
La Corea del Nord, si era già isolata dal resto del mondo all’inizio della pandemia, chiudendo i propri confini a chiunque e solo recentemente, a Gennaio, era stato riaperto il traffico merci con la Cina.
Fin ora sono stati registrarti, secondo i dati che sono stati forniti dal quartier generale per la prevenzione delle epidemie della Corea del Nord, 1.978.230 persone che presentano sintomi riconducibili alla variante Omicron e 63 morti (i dati in questione sono in continuo mutamento). La situazioni è dunque molto seria, tanto che lo stesso Leader nordcoreano Kim Jong-un ha criticato i funzionari del settore sanitario perché i medicinali non raggiungono coloro che ne hanno bisogno in maniera tempestiva ed ha pertanto ordinato all’esercito di aiutare nella distribuzione di medicine.
Visto che nel paese non è presente una campagna nazionale di vaccinazione, né trattamenti utili a curare il Covid, i media statali stanno promuovendo la medicina tradizionale al fine di fronteggiare la pandemia.
Quanto sta avvenendo in Corea del Nord ha subito preoccupato gli osservatori internazionali, che hanno annunciato che il paese non ha le risorse e le strutture adeguate per fronteggiare la pandemia. Tedros Adhanom, Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato che:
L’OMS è profondamente preoccupata per il rischio di un’ulteriore diffusione del virus nel paese.
L’ufficio Presidenziale della Corea del Sud ha annunciato che il paese intende inviare vaccini ed ulteriore materiale medico, utile a fronteggiare l’attuale situazione sanitaria.
Dal comunicato dall’ufficio Presidenziale:
Il presidente Yoon Suk-yeol sosterrà il popolo nordcoreano con vaccini contro il COVID-19 e altre forniture mediche.
Per ora la proposta del Sud non è stata accolta.
La proposta del Sud sarà anche stata ignorata ma nel frattempo il Regime si è rivolto alla Russia e alla Cina per chiedere aiuti.
Secondo quanto riferiscono i media sudcoreani, la Cina intende inviare alla Corea Del Nord, medici ed infermieri, oltre che forniture mediche. Mentre il Viceministro degli Esteri russo Igor Morgulov si è incontrato con l’ambasciatore nordcoreano a Mosca Shin Hong-chul, per discutere di una risposta della Russia alla situazione pandemica in Corea del Nord, ma non sono però trapelati ulteriori dettagli.
Fonti:
The Korea Times [1][2]
The Guardian [1][2]
© immagine Yonhap News Agency