Il Presidente degli Stati Uniti
Joe Biden ha incontrato il suo omologo sudcoreano
윤석열 • Yoon Suk-yeol a Seoul il 20 maggio, appena
10 giorni dopo l’insediamento di quest’ultimo, dando il via al loro primo vertice.
Nel comunicato congiunto rilasciato dalla Casa Bianca, Biden afferma di mantenere vigile la loro strategia di deterrenza estesa, utilizzando l’intera gamma della capacità di difesa degli Stati Uniti comprese quelle nucleari, convenzionali e missilistiche.
I due presidenti convergono a riattivare quanto prima il Gruppo di Consultazioni e Strategia di Deterrenza estesa di alto livello.
Il neo-insidiato Presidente coreano, il conservatore Yoon che ha una linea politica più dura nei confronti della Corea del Nord rispetto al predecessore Moon, ha chiesto inoltre di avvicinare al suo territorio bombardieri, sottomarini e altri mezzi con capacità atomiche,
potenziando le esercitazioni militari tra gli USA e la Corea del Sud.
I due presidenti hanno inoltre sottolineato che sono aperti al dialogo con Pyongyang, volto a percorrere una strada diplomatica e pacifica. Biden ha aggiunto che
è disposto ad incontrare il leader nordcoreano se si dimostrerà essere ‘
sincero e serio‘ nei confronti di una negoziazione.
Alla Corea del Nord
è stata offerta assistenza sanitaria e vaccini contro il Covid-19, che fino ad ora non ha ricevuto una risposta. Con i vaccini stretti in una mano ed il il potenziamento delle esercitazioni militare congiunte nell’altra, gli USA si approcciano in questo modo nei confronti della Corea del Nord. Quest’ultima, il 25 maggio,
ha lanciato 3 missili balistici dopo la partenza di Biden.
La linea politica di Yoon non è una estranea, infatti la sua posizione era già nota durante i suoi comizi elettorali, la cui priorità era rafforzare l’alleanza con gli USA sia militare che economica. Discostandosi, così, dalla cosiddetta ‘ambiguità strategica’ tra Stati Uniti e Cina, che invece era stata la politica portata avanti dal governo di Moon, ossia sicurezza con gli USA ed il commercio con la Cina.Yoon ha anche annunciato l’adesione all’
IPEF (
Indo-Pacific Economic Framework), il nuovo piano economico voluto dagli USA per contrastare la Cina, a cui hanno aderito inizialmente almeno
13 paesi che rappresentano circa il 40% del PIL mondiale.
L’IPEF rappresenta quindi un ritorno economico degli USA nell’Indo-Pacifico, 5 anni dopo che Washington ha lasciato il TPP (Trans Pacific partnership) durante l’amministrazione di Trump. Una decisione che ha permesso alla Cina di espandere la sua sfera d’influenza nella regione.
È simbolico, infatti, che Biden sia atterrato in Corea del Sud come prima tappa della sua visita in Asia, mostrando l’importanza del paese del calmo mattino all’interno della sua politica nell’area e nell’IPEF.
Come è simbolico che atterrato a Seoul, Biden si sia recato subito allo stabilimento della Samsung ed abbia anche voluto incontrare il Presidente del gruppo Hyundai. Un altro punto cruciale, infatti, è la partnership economica e commerciale, la ricostruzione delle catene di approvvigionamento di prodotti fondamentali, inclusi i semiconduttori e batterie.
La Hyundai ha deciso di investire in USA (Georgia) 10 miliardi di dollari nel settore delle macchine elettriche, delle macchine autonome, dell’AI e delle batterie. Mentre il secondo stabilimento dei semiconduttori della Samsung è già in fase di costruzione in Texas.
Fonti:
Mio padre (MBC News)
APnews
BBC
Limes
Reuters
White House
The Korea Times [1][2]
Yonhap News Agency [1][2]
© immagine Yonhap News Agency