The Handmaiden di Park Chan-wook

The Handmaiden di Park Chan-wook

Ciclo di approfondimento su Park Chan-wook: The Handmaiden

Bentrovati con il terzo appuntamento della sezione “Cinema” di La Corea a 360!

Questa volta il nostro ciclo, a differenza dei primi due che erano dedicati ai due attori Song Kang-ho e Bae Doona, passa in rassegna la carriera di Park Chan-wook, uno dei registi più acclamati della Corea. Oltre ad aver conquistato il pubblico di casa con uno dei film più visti fino al suo anno di uscita (Joint Security Area, 2000), è anche approdato più volte in Europa dove ha portato con sé storie di vendetta (Oldboy) e di amori tra vampiri (Thirst).

Nel 2013 ha lavorato negli Stati Uniti al suo primo film in lingua inglese (Stoker) dove spicca nel cast il nome di Nicole Kidman. Con il ciclo “Park Chan-wook” celebreremo il suo ultimo lavoro “Decision to Leave” premiato a Cannes con la Palma d’Oro per la miglior regia. Vi accompagneremo fino all’uscita nelle sale italiane del film, previsto il 2 febbraio. 

[Recupera qui gli altri appuntamenti]

Park ha raggiunto il successo mondiale grazie all’amatissima trilogia della vendetta, soprattutto con il film culto “Oldboy”, ed è passato, comprensibilmente, al grande pubblico come un regista legato alla violenza. Seppur questa associazione non sia assolutamente errata, con questo ciclo cercheremo di proporre dei lavori che in qualche maniera si discostano da questo paradigma ma che mantengono, allo stesso tempo, degli elementi in comune con la violenza e la vendetta: il sangue. Nonostante questo non manchi mai nelle sue storie, vogliamo far riferimento ad una concezione più figurativa, accostandolo alla visceralità e alle emozioni che sono la benzina e la scintilla che animano i personaggi di Park Chan-wook. Se per la vendetta e la violenza l’odio è il motore principale, in altri lavori è presente anche il suo opposto, l’amore raccontato in maniera originale e sempre da un punto di vista alternativo.

Il marchio di fabbrica di Park Chan-wook sono la suspense e la genialità dei plot twist, tipici del thriller anche se spesso i suoi film sono il risultato di intrecci di stili e generi diversi. In questo il tocco del regista è riconoscibile anche nelle singole immagini che immortalano spesso posti squallidi e bui, e inscenano racconti al limite della violenza e del macabro.  Molto di questo passa per i colori che rappresentano perfettamente le sensazioni che i film di Park veicolano, e questo tocco è il frutto della lunga collaborazione col direttore della fotografia Chung Chung-hoon, con cui ha lavorato nelle sue maggiori opere come Oldboy, Lady Vengeance, I’m a Cyborg but it’s Ok, Thirst, Stoker e The Handmaiden.

Il film proposto per il primo appuntamento del ciclo “Park Chan-wook” è “The Handmaiden”, conosciuto anche con il titolo “Mademoiselle”. Park e Jeong Seo-kyeong trapiantano un racconto originariamente ambientato nella Gran Bretagna vittoriana in una Corea sotto la dominazione giapponese nella prima metà del XX secolo.

Il Conte Fujiwara (Ha Jung-woo) cerca di far innamorare di sé la giovane ereditiera Hideko (Kim Min-hee), tenuta “prigioniera” nella magione dello zio Kouzuki (Cho Jin-woong), per impadronirsi della sua eredità. A tal fine infiltra Sook-hee (Kim Tae-ri), una famosa ladra e contraffattrice, come domestica della ereditiera giapponese chiedendole di aiutarlo dietro compenso.

Come ogni altro suo film, The Handmaiden è ben diretto da Park Chan-wook che è ormai garanzia di qualità e sinonimo di una ottima gestione dei colpi di scena e degli infiniti dettagli. Parallelamente all’ottimo montaggio e alla struttura del film, nella pellicola c’è una sottotrama in sottofondo che diventa più forte con l’avanzare del film: il rapporto delle figure femminili con il mondo maschile.

Le due attrici protagoniste combattono inconsapevolmente per liberarsi delle catene di una società aristocratica altamente maschilista che riduce la figura femminile ad un mero ruolo di soddisfacimento delle fantasie carnali, giocando paradossalmente la stessa carta ritorcendogliela contro. Questo conflitto si traduce in immagini esplicite e scene erotiche molto vivide. Come ci mostra nelle ultime battute il Conte Fujiwara, anche quando apparentemente lo scopo non è il sesso o il corpo della donna, l’uomo si riduce tristemente a questo. Per non correre il rischio di imbatterci in qualche spoiler di troppo, vi lasciamo alla visione di questo film!

© The Handmaiden di Park Chan-wook è stato scritto, redatto e revisionato da Gwon
Seguici su Instagram
Giulia S
Giulia. Cresciuta a pane e k-drama ha creato questo spazio per parlare del suo paese d'origine, la Corea del Sud, a 360° facendo perno sulla sua interculturalità e vuole sviluppare un ponte bi-direzionale tra la Corea e l'Italia. Racconta la Corea attraverso i kdrama con #dramiamo, propone uno sfizioso aperitivo coreano con #eatdrinkorea e fa lunghi approfondimenti sulle notizie dalla Corea per #rassegnadallacorea, il tutto a suon di Kpop con #radio360. Ogni tanto esce dal paese per osservare le altre culture con #oltrelacorea.

Articoli che ti potrebbero interessare