“Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.” Diceva il Dracula di Francis Ford Coppola. Potevo iniziare la terza puntata di #dramiamospooky, quella dedicata al vampiro, senza citare il vampiro per eccellenza nell’immaginario comune? Giammai.
Tuttavia la puntata di oggi, vede solo un k-drama con protagonisti i vampiri classici, l’altro kdrama ospita creature peculiari al suo interno. Ed allora armatevi di paletti e di una bella collana in aglio, magari anche di acqua santa e croci, che non si sa mai, perché oggi andiamo a caccia di non morti, i più belli tra gli immortali 🧛♀️
Drama: Scholar Who Walks the Night
In hangul: 밤을 걷는 선비
Totale puntate: 20 puntate
Durata: 1h e 20 min circa
Reperibilità: Viki
Nel cast: Lee Joon-gi; Lee Su-hyeok; Lee Yu-bi
Livello paura: Basso
Se siete soliti seguire #dramiamo, avrete visto sicuramente visto “Doom at Your Service“, se non lo avete visto non vale la pena recuperare, fidatevi. Comunque uno dei personaggi scherza con la protagonista sulla natura vampiresca del suo capo. Quella battuta in realtà, era un riferimento, tutt’altro che velato per i fan attenti, perché si stava citando proprio questo k-drama qui.
Periodo Joseon, il paese è segretamente governato dal malvagio vampiro Gwi, interpretato da Lee Su-hyeok, che muove come burattini i sovrani della nazione. Un funzionario del governo, Kim Sung-yeol, interpretato da Lee Joon-gi, viene trasformato in vampiro con il compito di distruggere Gwi. Ma trascorrono centoventi anni da allora, centoventi anni alla ricerca di un diario, il diario del principe ereditario assassinato dal vampiro, un libro prezioso perché contiene al suo interno il piano per uccidere Gwi.
Ormai disperato, Kim Sung-yeol, decide di assume Jo Yang-sun, interpretata da Lee Yu-bi, una ragazza, che si traveste da uomo per poter lavorare come libraia.
Io ho amato questo k-drama, scorre benissimo, nonostante siano ben 20 puntate, bella la fotografia che gioca molto sulla dicotomia chiaroscuro, riuscendo a dosare perfettamente, l’elemento gotico del vampiro al periodo storico.
L’interpretazione di Lee Su-hyeok è fenomenale, ha realizzato un vampiro degno di nota, un predatore pericoloso che si nasconde sotto i palazzi del potere. Ma anche un personaggio sensuale, tutto di lui ti attira, partendo dai suoi occhi felini. Se devo dire, forse il feeling tra i due protagonisti non è dei migliori, non ho percepito molta chimica, anche se alcune scene sono davvero molto belle e presi singolarmente i loro personaggi sono stati ben caratterizzati. Un k-drama meraviglioso, dalle giuste atmosfere, che vi assicuro, merita davvero una possibilità.
Drama: Sweet Home
In hangul: 스위트홈
Totale puntate: 10 puntate
Durata: 50/59 minuti circa
Reperibilità: Netflix
Nel cast: Park Gyu-young; Go Min-si; Lee Si-young; Lee Do-hyeon; Song Kang
Livello paura: Alto
Il secondo k-drama di cui andiamo a trattare oggi, come anticipato, racchiude al suo interno dei mostri peculiari, come peculiare è la storia che andiamo a trattare. Si tratta del k-drama Netflix “Sweet Home“, dal nome tutto un programma. Si ispira, come spesso accade per i progetti Netflix Korea, ad un webtoon con il medesimo nome e come spesso fanno i migliori prodotti coreani, diventa una parabola per raccontare le storture della nostra società.
Il nostro protagonista Cha Hyun-soo, interpretato da Song Kang, dopo la morte della sua famiglia, si trasferisce in un grande e fatiscente condominio nella periferia di Seul. Dopo il suo trasferimento si verificano, tutto intorno a lui, degli strani avvenimenti. Una malattia sconosciuta, si sta diffondendo in tutto il paese, è trasforma le persone in mostri.
Era Dicembre del 2020 quando Netflix diffuse questo k-drama, molto del suo orrore era dato proprio da questo elemento, una pandemia che si diffonde nel mondo, un’esperienza che anche noi avevamo sperimentato, perché anche noi come i protagonisti, per protezione ci siamo chiusi nelle nostre case, mentre una sconosciuta malattia si infiltrava tutta intorno a noi. Anche noi, come loro, ci sentivamo soli e spaventati. Se voi legate questo elemento di attualità a tutto l’elemento horror dei mostri e chiaramente allo splatter e al gore, che qui non si risparmia per niente, avrete “Sweet Home“, ve lo avevo detto che già il titolo era un programma.
La storia si ambienta principalmente nel fatiscente palazzo, che diventa per loro un rifugio ma anche una prigione, dentro sono salvi, ma anche dentro si nascondono mostri, pericolosi forse quanto quelli lì fuori. Un k-drama claustrofobico, viscerale e geniale. La fotografia così peculiare, simile forse alle grafiche che si trovano nei videogiochi, lo rende un progetto ambizioso e, a mio parere, ben riuscito. I mostri sembrano provenire direttamente da un fumetto, questo è senza altro vero, ma non per questo sembrano meno realistici o fanno meno impressione. I personaggi sono tutti caratterizzati e tutti loro, chi nel bene, chi nel male, vede evolvere il suo personaggio ed alcuni ci regalano davvero una grande prova attoriale. Se non lo avete ancora visto e lo splatter non vi impressiona, vi assicuro si tratta di un k-drama che merita almeno un’opportunità.
Grazie di cuore Ele per averci consigliato questi k-drama perfetti per entrare nel mood di Halloween. Gli affascinanti vampiri e mostri soprannaturali ci guidano in questo terzo appuntamento.
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